Gea bike trip
L'adrenalina dell'Avventura, il comfort dell'hotel e il supporto di una guida.
Il percorso del GEA bike trail, la storia della Toscana, la natura dei Parchi Nazionali, ma in modalità supportata.
Basta fare i soliti giri, inizia a viaggiare davvero e scopri i meravigliosi paesaggi dell'Appennino!
Basta fare i soliti giri, inizia a viaggiare davvero e scopri i meravigliosi paesaggi dell'Appennino!
13 giorni all inclusive
Il pacchetto include, Shuttle per la partenza, guida mtb certificata al seguito, servizio trasporto bagagli, hotel/rifugio mezza pensione inclusi, assistenza tecnica lungo il percorso.
Descrizione
Viaggio di 13 giorni e 12 notti, con 2 giorni di riposo.
Difficoltà: 4/5
Prezzo: Dipende dalla numerosità del gruppo (min 4 pax)
Descrizione:
La Grande Escursione Appenninica è un viaggio in mountain bike che in 13 tappe ti porterà ad attraversare tutti gli Appennini toscani, attraverso 10 parchi naturali tra cui il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi e il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano, percorrendo i monti dal miglior punto di osservazione possibile, il crinale, esattamente lo spartiacque, della catena montuosa più selvaggia d’Italia.
Dallo splendido borgo di Sansepolcro, città di Piero della Francesca, partiremo per un viaggio unico lungo l’Italian Divide, che alterna natura selvaggia, borghi antichi, storia, cultura, città d’arte e si conclude nella meravigliosa cornice del Parco marino delle Cinque Terre.
Natura:
Boschi secolari di faggi, castagni e abeti, come la foresta sacra di Camaldoli, splendidi laghetti di montagna come il Lago Scaffaiolo, Lago Nero, il lago Baccio, Il lago Santo Modenese, il lago Santo Parmense, il Lagastrello, il Lago Verde, e molti altri. Tra la fauna comune il cervo, il daino, la marmotte, lo scoiattolo, possibili avvistamenti di stambecchi.
Storia:
Sansepolcro è il paese natale di Piero della Francesca, nel museo civico potrete ammirarela Madonna della Misericordia e altre opere.
Caprese Michelangelo è il paese natale di Michelangelo Buonarroti, Chiusi della Verna è con il suo monastero è punto di partenza e posto tappa per molte della vie romee e molto frequentato dai pellegrini, così come il vicino Eremo di Camaldoli.
Al passo della Futa si trova il più grande cimitero germanico in Italia, costruito dopo la 2a guerra mondiale. Sempre alla futa potrete vedere la raffigurazione in bassorilievo di Gastone Nencini, grande campione degli anni 50 era del ciclismo eroico.
Cutigliano è fra i 100 borghi antichi più belli d'Italia, il paese dell'Abetone è una delle stazioni sciistiche appenniniche più famose.
Le Apuane sono il più famoso luogo al mondo per l'estrazione del marmo.
Giorno 1
Arrivo, Shuttle Sansepolcro, briefing.
Prologo Sansepolcro Pian della Capanna.
Lunghezza 12 km circa
Dislivello positivo 900 m circa
Dislivello negativo 100 m circa
Giorno 2
Da Sansepolcro a Badia Prataglia.
Descrizione:
Si parte dalle campagne ondulate di Sansepolcro per guadagnare quota salendo sulle colline che anticipano il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, arriveremo all'Alpe della Luna, per poi scendere verso Caprese Michelangelo, paese natale del celeberrimo pittore rinascimentale Michelangelo Buonarroti. Poi si raggiungerà il paese di Chiusi della Verna con il suo celebre santuario, e soprattutto la tremenda salita lastricata di pietre della via crucis che dall'abitato porta al santuario, breve ma tostissima.
Da Chiusi in poi saremo immersi nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, percorreremo molti km di crinale, per poi scendere a Rimbocchi e costeggiando un torrente cristallino arriveremo all'abitato di Badia Prataglia.
Da qui una forestale ci porta verso l'eremo di Camaldoli, nel cuore del parco, ma non prima di aver ammirato le tre cascate che incrociano il percorso, uno spettacolo naturalistico davvero notevole.
Lunghezza 72 km circa
Dislivello positivo 2000 m circa
Dislivello negativo 1000 m circa
Difficoltà 3/5
Fonti scarse
Giorno 3
Da Badia Prataglia a Montefiesole.
Descrizione:
Dal piccolo borgo semi montano ci inoltriamo nel cuore delle foreste sacre del Parco Nazionale del Casentino, gli imponenti faggi secolari sostituiscono le querciole precedentemente dominanti.
Attraversiamo tutta la riserva integrale, passando dall'Eremo di Camaldoli, celebre quanto stupendo monastero perfettamente conservato, fino al passo della Calla. Da qui poco sopra il passo il paesaggio cambia ancora, arrivando ai prati della Burraia dove il crinale tondeggiante permette di vedere da un lato la costa romagnola e dall'altre il Pratomagno.
Da qui ci butteremo giù verso il Valico dei Tre Faggi, per poi risalire al passo del Muraglione e godere di una natura ancora diversa, quella alternata di campagna e foresta, tipica del Mugello.
Ci aspetta una lunga discesa intervallata da brevi strappi che ci permette di raggiungere Londa, minuscolo borgo adagiato sull'omonimo laghetto.
Da qui lungo asfalto arriviamo al fiume Sieve che costeggiamo fino al Borgo di Rufina per poi riguadagnare le colline sulla riva destra del fiume e salire a Montefiesole, arrivo di tappa presso la fattoria Lavacchio, tra vigneti, cantine, e un antico mulino a vento.
Lunghezza 85 km circa
Dislivello positivo 1800 m circa
Dislivello negativo 2500 m circa
Difficoltà 4/5
Fonti scarse
Giorno 4
Da Montefiesole a Firenze
Descrizione:
Dalla fattoria saliamo su mulattiera con una breve ma intensa salita fino al monastero di Montefiesole, arroccato sul colmo della collina.
Da qui una discesa che alterna single track a mulattiera e tratti gravel ci porta fino in piazza del Comune di Pontassieve, dove tra le due porte medievali, campeggia il monumento ai caduti della seconda guerra mondiale.
Niente più dislivello per oggi, ma una comoda ciclabile sterrata che ci porta fino a rosano, dove riprendiamo l'asfalto per arrivare alle Sieci, alle porte di Firenze.
Qui ci accoglie un'altra comoda ciclabile nel verde, quella sull'arno, sempre sterrata, che ci porterà lungo l'argine destro del fiume fino al Ponte Vecchio, nel cuore della città culla del Rinascimento.
Lunghezza 25 km circa
Dislivello positivo 100 m circa
Dislivello negativo 300 m circa
Difficoltà 1/5
Fonti abbondanti
Giorno 5
Riposo
Giorno 6
Da Firenze a Montecatini
Descrizione:
Dal centro di Firenze ci spostiamo lungo l'arno seguendone il corso, attraversiamo il parco cittadino delle Cascine e poi lungo una bella strada sterrata che costeggia l'Arno arriviamo al parco dei Renai, in località Signa e successivamente all'abitato di Poggio alla Malva, dove inizia una salita asfalta ma impegnativa che ci porta fino alla villa Medicela la Ferdinanda, nello splendido borgo medievale di Artimino. Da qui la vista spazia a 360 gradi, dal Pratomagno a est, che solo 2 giorni fa vedevamo dal lato opposto, a tutto l'arco appenninico a nord, dove a breve torneremo, al Chianti a sud e fino ai monti pisani a ovest. Siamo circondati di vigne pregiate e uliveti. Il piccolo borgo è inoltre sede di un importante museo Etrusco e di una necropoli risalente all'epoca precristiana. Abbandoniamo Artimino per un'altro crinale, quello del Montelbano, territorio collinare tra la valle dell'Arno e quella dell'Ombrone, che ha dato i natali a Leonardo da Vinci e ospita oltre alla Ferdinanda, le ville medicee di Cerreto Guidi, della Magia di Quarrata e di Poggio a Caiano.
Dopo una serie di sentieri e single track tra le querce del Montalbano scendiamo a Montecatini, città termale dove rilassarsi in una spa.
Lunghezza 75 km circa
Dislivello positivo 1900 m circa
Dislivello negativo 1900 m circa
Difficoltà 3/5
Fonti abbondanti
Giorno 7
Da Montecatini a Abetone
Descrizione:
Dall'abitato di Montecatini saliamo su asfalto alla rocca di Montecatini Alto, per ammirare il panorama della Val di Nievole, poi, sempre su asfalto imbocchiamo l'impegnativa salita che ci porterà a Marliana prima e a Prunetta poi.
Da qui la strada scende immersa in un meraviglioso bosco di castagni fino a San Marcello Pistoiese, da dove si risale la val di Lima, sempre su asfalto fino a Casotti di Ponte Sestaione.
Da qui abbandoniamo l'asfalto per entrare nella riserva biogenetica di Pian degli Ontani, un'oasi naturalistica di foresta appenninica perfettamente conservata, che contiene specie endemiche e protette, ammirabili lungo il percorso all'interno della riserva botanica.
Il percorso qui sarà vallonato su una stupenda mulattiera ombreggiata tra enormi faggi e abeti, che ci porterà a riprendere l'asfalto in località le Regine.
Da qui in 3 Km saremo all'Abetone, centro turistico di prim'ordine nel panorama appenninico.
Lunghezza 75 km circa
Dislivello positivo 2200 m circa
Dislivello negativo 800 m circa
Difficoltà 4/5
Fonti abbondanti
Giorno 8
Da Abetone al Passo Radici (o Sant'anna a Pelago)
Descrizione:
Dall'Abetone, dopo un breve tratto di discesa asfaltata fino a Dogana Nuova, in territorio emiliano, risaliamo verso la valle delle Tagliole, oltrepassando su salita asfaltata l'abitato di Rotari, e poi quello di Tagliole, dove è possibile ammirare l'olmo di montagna più vecchio del mondo.
Da qui 5 km di salita asfaltata ci porteranno al Lago Santo, splendido esempio di laghetto appenninico di crinale. In questa cornice stupenda sarà un piacere assaporare, in uno dei rifugi sulle rive, i prodotti tipici locali, tortelli, formaggi, salumi, ma anche prodotti del sottobosco come mirtilli, lamponi, marmellate e miele.
Da qui saliremo per un breve ma molto impegnativo tratto di 500 metri su sentiero scarsamente pedalabile, per guadagnare il crinale e lanciarci in discesa su un infinito single track super divertente verso Sant'Anna a Pelago.
Qui possiamo pernottare o salire al successivo passo radici per fermarci all'hotel sul passo
Lunghezza 40 km circa
Dislivello positivo 1000 m circa
Dislivello negativo 600 m circa
Difficoltà 3/5
Fonti abbondanti
Giorno 9
Dal Passo Radici al Passo del Cerreto
Descrizione
Una giornata completamente in cresta, con partenza dal Passo Radici (o Sant’Anna a Pelago) per salire verso l’abetaia reale, al confine tra le province di Modena, Reggio Emilia e Lucca.
Il fondo è una mulattiera a tratti sassosa, che ci porta fino al monte Prado, cima Coppi dell’intero viaggio, coi suoi 2100 m di quota. Da qui la vista spazia dalle apuane al crinale degli appennini liguri, al monte Cusna.
Attraversiamo il Parco del Gigante che trae il nome dal profilo dei monti che assomiglia al gigantesco volto di uomo addormentato.
Arrivati a Pradarena ci possiamo concedere una sosta al ristorante/rifugio Carpe Diem, dopo di ché il bosco di faggi sotto il crinale di accoglierà nuovamente per una divertente discesa verso il passo del Cerreto.
Lunghezza 40 kmcirca
Dislivello positivo 1400 m circa
Dislivello negativo 1400 m circa
Difficoltà 3/5
Fonti abbondanti
Giorno 10
Dal Passo del Cerreto a Lagdei
Descrizione:
Si parte in discesa fino al minuscolo borgo di Sassalbo, che significa sasso bianco, per via della gigantesca cava di gesso candido che domina la valle. Si scende su una forestale immersa tra i faggi fino a Comano, piccolo paese agreste nel cuore della Lunigiana, da dove iniziamo la salita asfaltata verso il Lagastrello.
Arrivati al lago, la strada costeggia la sponda del verde specchio d'acqua, per poi scendere verso Pratospilla e Valditacca.
Da qui la strada ritorna sterrata, per salire al passo della Colla, nel Parco dei Cento Laghi.
Passiamo dai Lagoni, e seguendo il sentiero tra torrenti e piccoli stagni, arriviamo a Lagdei, Rifugio/Albergo termine di questa tappa.
Qui è disponibile la funivia che porta fino al Lago Santo Parmense, unico esempio di ecosistema del laghetto di quota alpino in ambiente appenninico, come testimonia la presenza nelle sue acque del Salmerino alpino.
Lunghezza 60 km circa
Dislivello positivo 2000 m circa
Dislivello negativo 2000 m circa
Difficoltà 4/5
Fonti abbondanti
Giorno 11
Riposo
Giorno 12
Da Lagdei a Pontremoli
Descrizione:
Saliamo subito su sentiero verso il crinale per i primi 5 km all'interno di una splendida abetaia per poi guadagnare la vetta oltre la linea degli alberi.
Da qui al Passo del Cirone sarà un susseguirsi di vette tondeggianti coperte di prati dove vacche e cavalli pascolano tranquilli.
Dalla vetta del passo si apre la vista più spettacolare di tutto il viaggio, la vista spazia senza trovare ostacoli, a sud il mare della costa del Golfo dei Poeti, a nord la pianura padana e infondo le Alpi con le vette innevate.
Da qui si arriva al Passo della Cisa dove si attraversa la Porta Toscana della Via Francigena.
Sali e scendi per un single track e poi una forestale fino alla strada che conduce a Pontremoli.
Lunghezza 55 km circa
Dislivello positivo 1000 m circa
Dislivello negativo 2300 m circa
Difficoltà 3/5
Fonti abbondanti
Giorno 13
Da Pontremoli a Monterosso
Descrizione: E' l'ultimo giorno di viaggio, in cui le montagne si tuffano nel mar Ligure, nello splendido Parco Marino delle Cinque Terre.
Saliamo su asfalto fino a Zeri, risalendo per 15 km la gola del torrente Gordana, per poi imboccare una mulattiera che tra pascoli e tratti di foresta scende velocemente di quota fino a Borghetto Vara.
Da qui risaliamo su asfalto fino al Colla della Madonna e poi a monte Soviore, a 600 metri di quota, quando mancano solo 4 km per arrivare alla spiaggia di Monterosso.
Manca l'ultima discesa ripida e asfaltata, con i tetti delle casette a picco sul mare che sotto di noi si avvicinano velocemente, ed eccoci al mare, in piazzetta a Monterosso.
Lunghezza 60 km circa
Dislivello positivo 1200 m circa
Dislivello negativo 2600 m circa
Difficoltà 2/5
Fonti abbondanti
Giorno 14
Riposo e rientro
Pacchetto viaggio realizzato in collaborazione con Hike & Bike Tour Operator.
Per info e prenotazioni compila il form qui sotto:
Difficoltà: 4/5
Prezzo: Dipende dalla numerosità del gruppo (min 4 pax)
Descrizione:
La Grande Escursione Appenninica è un viaggio in mountain bike che in 13 tappe ti porterà ad attraversare tutti gli Appennini toscani, attraverso 10 parchi naturali tra cui il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi e il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano, percorrendo i monti dal miglior punto di osservazione possibile, il crinale, esattamente lo spartiacque, della catena montuosa più selvaggia d’Italia.
Dallo splendido borgo di Sansepolcro, città di Piero della Francesca, partiremo per un viaggio unico lungo l’Italian Divide, che alterna natura selvaggia, borghi antichi, storia, cultura, città d’arte e si conclude nella meravigliosa cornice del Parco marino delle Cinque Terre.
Natura:
Boschi secolari di faggi, castagni e abeti, come la foresta sacra di Camaldoli, splendidi laghetti di montagna come il Lago Scaffaiolo, Lago Nero, il lago Baccio, Il lago Santo Modenese, il lago Santo Parmense, il Lagastrello, il Lago Verde, e molti altri. Tra la fauna comune il cervo, il daino, la marmotte, lo scoiattolo, possibili avvistamenti di stambecchi.
Storia:
Sansepolcro è il paese natale di Piero della Francesca, nel museo civico potrete ammirarela Madonna della Misericordia e altre opere.
Caprese Michelangelo è il paese natale di Michelangelo Buonarroti, Chiusi della Verna è con il suo monastero è punto di partenza e posto tappa per molte della vie romee e molto frequentato dai pellegrini, così come il vicino Eremo di Camaldoli.
Al passo della Futa si trova il più grande cimitero germanico in Italia, costruito dopo la 2a guerra mondiale. Sempre alla futa potrete vedere la raffigurazione in bassorilievo di Gastone Nencini, grande campione degli anni 50 era del ciclismo eroico.
Cutigliano è fra i 100 borghi antichi più belli d'Italia, il paese dell'Abetone è una delle stazioni sciistiche appenniniche più famose.
Le Apuane sono il più famoso luogo al mondo per l'estrazione del marmo.
Giorno 1
Arrivo, Shuttle Sansepolcro, briefing.
Prologo Sansepolcro Pian della Capanna.
Lunghezza 12 km circa
Dislivello positivo 900 m circa
Dislivello negativo 100 m circa
Giorno 2
Da Sansepolcro a Badia Prataglia.
Descrizione:
Si parte dalle campagne ondulate di Sansepolcro per guadagnare quota salendo sulle colline che anticipano il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, arriveremo all'Alpe della Luna, per poi scendere verso Caprese Michelangelo, paese natale del celeberrimo pittore rinascimentale Michelangelo Buonarroti. Poi si raggiungerà il paese di Chiusi della Verna con il suo celebre santuario, e soprattutto la tremenda salita lastricata di pietre della via crucis che dall'abitato porta al santuario, breve ma tostissima.
Da Chiusi in poi saremo immersi nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, percorreremo molti km di crinale, per poi scendere a Rimbocchi e costeggiando un torrente cristallino arriveremo all'abitato di Badia Prataglia.
Da qui una forestale ci porta verso l'eremo di Camaldoli, nel cuore del parco, ma non prima di aver ammirato le tre cascate che incrociano il percorso, uno spettacolo naturalistico davvero notevole.
Lunghezza 72 km circa
Dislivello positivo 2000 m circa
Dislivello negativo 1000 m circa
Difficoltà 3/5
Fonti scarse
Giorno 3
Da Badia Prataglia a Montefiesole.
Descrizione:
Dal piccolo borgo semi montano ci inoltriamo nel cuore delle foreste sacre del Parco Nazionale del Casentino, gli imponenti faggi secolari sostituiscono le querciole precedentemente dominanti.
Attraversiamo tutta la riserva integrale, passando dall'Eremo di Camaldoli, celebre quanto stupendo monastero perfettamente conservato, fino al passo della Calla. Da qui poco sopra il passo il paesaggio cambia ancora, arrivando ai prati della Burraia dove il crinale tondeggiante permette di vedere da un lato la costa romagnola e dall'altre il Pratomagno.
Da qui ci butteremo giù verso il Valico dei Tre Faggi, per poi risalire al passo del Muraglione e godere di una natura ancora diversa, quella alternata di campagna e foresta, tipica del Mugello.
Ci aspetta una lunga discesa intervallata da brevi strappi che ci permette di raggiungere Londa, minuscolo borgo adagiato sull'omonimo laghetto.
Da qui lungo asfalto arriviamo al fiume Sieve che costeggiamo fino al Borgo di Rufina per poi riguadagnare le colline sulla riva destra del fiume e salire a Montefiesole, arrivo di tappa presso la fattoria Lavacchio, tra vigneti, cantine, e un antico mulino a vento.
Lunghezza 85 km circa
Dislivello positivo 1800 m circa
Dislivello negativo 2500 m circa
Difficoltà 4/5
Fonti scarse
Giorno 4
Da Montefiesole a Firenze
Descrizione:
Dalla fattoria saliamo su mulattiera con una breve ma intensa salita fino al monastero di Montefiesole, arroccato sul colmo della collina.
Da qui una discesa che alterna single track a mulattiera e tratti gravel ci porta fino in piazza del Comune di Pontassieve, dove tra le due porte medievali, campeggia il monumento ai caduti della seconda guerra mondiale.
Niente più dislivello per oggi, ma una comoda ciclabile sterrata che ci porta fino a rosano, dove riprendiamo l'asfalto per arrivare alle Sieci, alle porte di Firenze.
Qui ci accoglie un'altra comoda ciclabile nel verde, quella sull'arno, sempre sterrata, che ci porterà lungo l'argine destro del fiume fino al Ponte Vecchio, nel cuore della città culla del Rinascimento.
Lunghezza 25 km circa
Dislivello positivo 100 m circa
Dislivello negativo 300 m circa
Difficoltà 1/5
Fonti abbondanti
Giorno 5
Riposo
Giorno 6
Da Firenze a Montecatini
Descrizione:
Dal centro di Firenze ci spostiamo lungo l'arno seguendone il corso, attraversiamo il parco cittadino delle Cascine e poi lungo una bella strada sterrata che costeggia l'Arno arriviamo al parco dei Renai, in località Signa e successivamente all'abitato di Poggio alla Malva, dove inizia una salita asfalta ma impegnativa che ci porta fino alla villa Medicela la Ferdinanda, nello splendido borgo medievale di Artimino. Da qui la vista spazia a 360 gradi, dal Pratomagno a est, che solo 2 giorni fa vedevamo dal lato opposto, a tutto l'arco appenninico a nord, dove a breve torneremo, al Chianti a sud e fino ai monti pisani a ovest. Siamo circondati di vigne pregiate e uliveti. Il piccolo borgo è inoltre sede di un importante museo Etrusco e di una necropoli risalente all'epoca precristiana. Abbandoniamo Artimino per un'altro crinale, quello del Montelbano, territorio collinare tra la valle dell'Arno e quella dell'Ombrone, che ha dato i natali a Leonardo da Vinci e ospita oltre alla Ferdinanda, le ville medicee di Cerreto Guidi, della Magia di Quarrata e di Poggio a Caiano.
Dopo una serie di sentieri e single track tra le querce del Montalbano scendiamo a Montecatini, città termale dove rilassarsi in una spa.
Lunghezza 75 km circa
Dislivello positivo 1900 m circa
Dislivello negativo 1900 m circa
Difficoltà 3/5
Fonti abbondanti
Giorno 7
Da Montecatini a Abetone
Descrizione:
Dall'abitato di Montecatini saliamo su asfalto alla rocca di Montecatini Alto, per ammirare il panorama della Val di Nievole, poi, sempre su asfalto imbocchiamo l'impegnativa salita che ci porterà a Marliana prima e a Prunetta poi.
Da qui la strada scende immersa in un meraviglioso bosco di castagni fino a San Marcello Pistoiese, da dove si risale la val di Lima, sempre su asfalto fino a Casotti di Ponte Sestaione.
Da qui abbandoniamo l'asfalto per entrare nella riserva biogenetica di Pian degli Ontani, un'oasi naturalistica di foresta appenninica perfettamente conservata, che contiene specie endemiche e protette, ammirabili lungo il percorso all'interno della riserva botanica.
Il percorso qui sarà vallonato su una stupenda mulattiera ombreggiata tra enormi faggi e abeti, che ci porterà a riprendere l'asfalto in località le Regine.
Da qui in 3 Km saremo all'Abetone, centro turistico di prim'ordine nel panorama appenninico.
Lunghezza 75 km circa
Dislivello positivo 2200 m circa
Dislivello negativo 800 m circa
Difficoltà 4/5
Fonti abbondanti
Giorno 8
Da Abetone al Passo Radici (o Sant'anna a Pelago)
Descrizione:
Dall'Abetone, dopo un breve tratto di discesa asfaltata fino a Dogana Nuova, in territorio emiliano, risaliamo verso la valle delle Tagliole, oltrepassando su salita asfaltata l'abitato di Rotari, e poi quello di Tagliole, dove è possibile ammirare l'olmo di montagna più vecchio del mondo.
Da qui 5 km di salita asfaltata ci porteranno al Lago Santo, splendido esempio di laghetto appenninico di crinale. In questa cornice stupenda sarà un piacere assaporare, in uno dei rifugi sulle rive, i prodotti tipici locali, tortelli, formaggi, salumi, ma anche prodotti del sottobosco come mirtilli, lamponi, marmellate e miele.
Da qui saliremo per un breve ma molto impegnativo tratto di 500 metri su sentiero scarsamente pedalabile, per guadagnare il crinale e lanciarci in discesa su un infinito single track super divertente verso Sant'Anna a Pelago.
Qui possiamo pernottare o salire al successivo passo radici per fermarci all'hotel sul passo
Lunghezza 40 km circa
Dislivello positivo 1000 m circa
Dislivello negativo 600 m circa
Difficoltà 3/5
Fonti abbondanti
Giorno 9
Dal Passo Radici al Passo del Cerreto
Descrizione
Una giornata completamente in cresta, con partenza dal Passo Radici (o Sant’Anna a Pelago) per salire verso l’abetaia reale, al confine tra le province di Modena, Reggio Emilia e Lucca.
Il fondo è una mulattiera a tratti sassosa, che ci porta fino al monte Prado, cima Coppi dell’intero viaggio, coi suoi 2100 m di quota. Da qui la vista spazia dalle apuane al crinale degli appennini liguri, al monte Cusna.
Attraversiamo il Parco del Gigante che trae il nome dal profilo dei monti che assomiglia al gigantesco volto di uomo addormentato.
Arrivati a Pradarena ci possiamo concedere una sosta al ristorante/rifugio Carpe Diem, dopo di ché il bosco di faggi sotto il crinale di accoglierà nuovamente per una divertente discesa verso il passo del Cerreto.
Lunghezza 40 kmcirca
Dislivello positivo 1400 m circa
Dislivello negativo 1400 m circa
Difficoltà 3/5
Fonti abbondanti
Giorno 10
Dal Passo del Cerreto a Lagdei
Descrizione:
Si parte in discesa fino al minuscolo borgo di Sassalbo, che significa sasso bianco, per via della gigantesca cava di gesso candido che domina la valle. Si scende su una forestale immersa tra i faggi fino a Comano, piccolo paese agreste nel cuore della Lunigiana, da dove iniziamo la salita asfaltata verso il Lagastrello.
Arrivati al lago, la strada costeggia la sponda del verde specchio d'acqua, per poi scendere verso Pratospilla e Valditacca.
Da qui la strada ritorna sterrata, per salire al passo della Colla, nel Parco dei Cento Laghi.
Passiamo dai Lagoni, e seguendo il sentiero tra torrenti e piccoli stagni, arriviamo a Lagdei, Rifugio/Albergo termine di questa tappa.
Qui è disponibile la funivia che porta fino al Lago Santo Parmense, unico esempio di ecosistema del laghetto di quota alpino in ambiente appenninico, come testimonia la presenza nelle sue acque del Salmerino alpino.
Lunghezza 60 km circa
Dislivello positivo 2000 m circa
Dislivello negativo 2000 m circa
Difficoltà 4/5
Fonti abbondanti
Giorno 11
Riposo
Giorno 12
Da Lagdei a Pontremoli
Descrizione:
Saliamo subito su sentiero verso il crinale per i primi 5 km all'interno di una splendida abetaia per poi guadagnare la vetta oltre la linea degli alberi.
Da qui al Passo del Cirone sarà un susseguirsi di vette tondeggianti coperte di prati dove vacche e cavalli pascolano tranquilli.
Dalla vetta del passo si apre la vista più spettacolare di tutto il viaggio, la vista spazia senza trovare ostacoli, a sud il mare della costa del Golfo dei Poeti, a nord la pianura padana e infondo le Alpi con le vette innevate.
Da qui si arriva al Passo della Cisa dove si attraversa la Porta Toscana della Via Francigena.
Sali e scendi per un single track e poi una forestale fino alla strada che conduce a Pontremoli.
Lunghezza 55 km circa
Dislivello positivo 1000 m circa
Dislivello negativo 2300 m circa
Difficoltà 3/5
Fonti abbondanti
Giorno 13
Da Pontremoli a Monterosso
Descrizione: E' l'ultimo giorno di viaggio, in cui le montagne si tuffano nel mar Ligure, nello splendido Parco Marino delle Cinque Terre.
Saliamo su asfalto fino a Zeri, risalendo per 15 km la gola del torrente Gordana, per poi imboccare una mulattiera che tra pascoli e tratti di foresta scende velocemente di quota fino a Borghetto Vara.
Da qui risaliamo su asfalto fino al Colla della Madonna e poi a monte Soviore, a 600 metri di quota, quando mancano solo 4 km per arrivare alla spiaggia di Monterosso.
Manca l'ultima discesa ripida e asfaltata, con i tetti delle casette a picco sul mare che sotto di noi si avvicinano velocemente, ed eccoci al mare, in piazzetta a Monterosso.
Lunghezza 60 km circa
Dislivello positivo 1200 m circa
Dislivello negativo 2600 m circa
Difficoltà 2/5
Fonti abbondanti
Giorno 14
Riposo e rientro
Pacchetto viaggio realizzato in collaborazione con Hike & Bike Tour Operator.
Per info e prenotazioni compila il form qui sotto: