gea bike trail
la grande escursione appenninica in mtb
faq. frequelntly asked questions
ISTRUZIONI PER L'USO:
Il GEA Bike Trail è una libera escursione senza guida, (self-guided), dove l'organizzazione fornisce una traccia gps in formato gpx.
La prima regola di GEA Bike Trail è di percorrere in bici l'intera traccia fornita senza tagli, registrando il percorso tramite un dispositivo GPS.
Non è permesso supporto esterno, per il trasporto di sé, della bici e dell'attrezzatura, non sono previsti ristori.
GEA Bike Trail non è una gara, non c'è cronometraggio, non c'è assistenza, non c'è una classifica. L'obiettivo del trail è arrivare in sicurezza, non arrivare prima di un altro partecipante. Ogni biker riceverà un pettorale a mero scopo di riconoscimento, e se concluderà il trail sarà pubblicato nella hall of fame del sito.
Non ci saranno tappe prestabilite, solo una traccia gps da seguire interamente. Ogni partecipante avrà a disposizione un elenco delle strutture ricettive lungo il percorso e sarà libero di fermarsi per mangiare e dormire quando e dove vuole.
Ogni rider sarà geolocalizzato con applicazione GPS per motivi di sicurezza.
E' permesso viaggiare solo di giorno, è vietato pedalare di notte.
E' obbligatorio l'uso di una mountain bike, del casco, di un dispositivo gps e il possesso di un sacco a pelo.
E' vivamente consigliato portare con se una piccola tenda o un bivy bag.
Per completare GEA Bike Trail un biker in buona condizione fisica e esperienza di viaggio impiegherà almeno 4 o 5 giorni.
E' consigliato percorrere GEA Bike Trail in compagnia.
Il GEA Bike Trail è una libera escursione senza guida, (self-guided), dove l'organizzazione fornisce una traccia gps in formato gpx.
La prima regola di GEA Bike Trail è di percorrere in bici l'intera traccia fornita senza tagli, registrando il percorso tramite un dispositivo GPS.
Non è permesso supporto esterno, per il trasporto di sé, della bici e dell'attrezzatura, non sono previsti ristori.
GEA Bike Trail non è una gara, non c'è cronometraggio, non c'è assistenza, non c'è una classifica. L'obiettivo del trail è arrivare in sicurezza, non arrivare prima di un altro partecipante. Ogni biker riceverà un pettorale a mero scopo di riconoscimento, e se concluderà il trail sarà pubblicato nella hall of fame del sito.
Non ci saranno tappe prestabilite, solo una traccia gps da seguire interamente. Ogni partecipante avrà a disposizione un elenco delle strutture ricettive lungo il percorso e sarà libero di fermarsi per mangiare e dormire quando e dove vuole.
Ogni rider sarà geolocalizzato con applicazione GPS per motivi di sicurezza.
E' permesso viaggiare solo di giorno, è vietato pedalare di notte.
E' obbligatorio l'uso di una mountain bike, del casco, di un dispositivo gps e il possesso di un sacco a pelo.
E' vivamente consigliato portare con se una piccola tenda o un bivy bag.
Per completare GEA Bike Trail un biker in buona condizione fisica e esperienza di viaggio impiegherà almeno 4 o 5 giorni.
E' consigliato percorrere GEA Bike Trail in compagnia.
D: Chi può fare il GEA Bike Trail?
R: Chiunque ami la natura e abbia maturato grande esperienza in mountain-bike, sia autonomo nella manutenzione del mezzo, abbia esperienza di viaggi in zone poco antropizzate e in montagna, abbia un eccellente condizione fisica e conoscenze adeguate di cartografia, orientamento, gestione di un dispositivo gps e abbia voglia di mettersi alla prova con un'avventura vera in mezzo alla natura dotato di buon senso e prudente consapevolezza.
D: Chi non dovrebbe fare il GEA Bike trail?
R: Chi va solo in bici da strada, chi va in mtb da pochi anni o chi non frequenta abitualmente la montagna, o chi va in mtb solo su sentieri preparati, chi non ha capacità di adattamento e problem solving, chi non sa leggere una mappa e gestire un dispositivo gps, chi non ha mai fatto viaggi in bici, chi non sa accamparsi da solo al buio o sotto la pioggia, chi non conosce la differenza tra coraggio ed incoscenza.
D: Quale bici è meglio usare?
R: Questa è in assoluto la domanda più spesso fatta, ma non ha una risposta precisa, o meglio, si può rispondere escludendo tutte le bici troppo stradali, come le gravel bike, e quelle troppo orientate alla discesa, come mtb enduro poco pedalabili o freeride. Tutto quello che sta nel mezzo tra questi estremi va bene.
La bici ideale non esiste, per un percorso così ricco di salite e discese servirebbe una leggera cross country mtb in salita e una trail bike in discesa, sta a voi scegliere cosa privilegiare, se la leggerezza in salita o il comfort in discesa.
D: Ci sono tratti non pedalabili?
R: Sì, per quanto ridotti al minimo, circa 5% del percorso, ma per eliminarli si sarebbero dovuti eliminare i tratti più belli e suggestivi del percorso che caratterizzano il GEA Bike Trail.
D: Cos'è utile portarsi?
R: Sono essenziali 2 borracce, uno spray anti insetti ed una crema solare. Da regolamento è obbligatorio il sacco a pelo, per motivi di sicurezza. Per il resto, meno materiale portate, meglio è.
D: Scarpe?
R: Questa è una cosa che non chiede nessuno, ma è importantissima, servono scarpe "camminabili" non usate scarpe da xc con suole dure né se usate i pedali flat scarpe da enduro con la suola liscia, servono scarpe con cui si possa camminare sui sentieri nei tratti di portage, che se pur brevi, sono ovviamente impegnativi e avere scarpe inadatte potrebbe pregiudicare il proseguo del percorso. Vanno bene scarpe da touring con spd o da trekking.
D: Perché è vietato viaggiare di notte?
R: Viaggiare di notte è vietato per motivi di sicurezza legati al percorso montano attraversato.
Viaggiare di notte su questo percorso non è possibile senza esporsi a gravi rischi.
La montagna esige rispetto. E poi fidati di chi lo ha fatto, nessuno dei biker che si è cimentato nel GEA, ha mai pensato di viaggiare di notte.
D: Dove bivaccare/campeggiare?
R: Apparte le strutture ricettive che vi aspettano a braccia aperte, se per necessità o scelta vi trovate a fermarvi all'aperto, serve sapere un po' di cose.
Apparte l'ovvio richiamo al rispetto assoluto dei luoghi, serve intanto sapere che la legge italiana, come spesso succede non è univoca dappertutto.
Intanto a livello di normativa nazionale esiste una differenza tra campeggio e bivacco. Per campeggio si intende il montaggio di strutture tendate, mantenute stabili oltre le 48 ore o comunque nelle ore diurne.
Sotto tale termine di 48 ore si tratta di bivacco.
Ogni regione, provincia e comune può fare propri regolamenti in materia, in più ci sono le norme speciali dei Parchi.
In generale il campeggio nei parchi è sempre vietato, mentre il bivacco con tenda è consentito in alcuni (Parco Nazionale Appennino Tosco-Emiliano) ma non in altri (Parco Nazionale Foreste Casentinesi) dove non si fa distinzione temporale, cioè non si distingue tra campeggio e bivacco, vietando la sosta con tenda anche sotto le 48 ore. Per approfondimenti si legga il regolamento dei singoli parchi.
E' in generale permesso nei parchi il bivacco negli appositi ricoveri o senza tenda, quindi con sacco e bivy bag.
Al di fuori dei parchi, il bivacco, ovvero la sosta con tenda sotto le 48 ore è permesso.
Di seguito riporto i link di alcune delle normative dei parchi attraversati.
Parco Nazionale Foreste Casentinesi: www.parcoforestecasentinesi.it
http://www.parcoforestecasentinesi.it/sites/default/files/images/cartella_allegati_normative/normative_8/it_Regolamento%20campeggio.pdf
Parco Nazionale Appennino Tosco-Emiliano: www.parcoappennino.it
http://www.parcoappennino.it/pagina.php?id=91
D: A che serve la traccia con i punti d'interesse?
R: E' uno strumento fondamentale per la programmazione dell'avventura, non la sottovalutate, ma studiatela, individuate i possibili punti tappa in relazione ai km e dislivello giornaliero che credete di poter coprire. Studiate le distanze tra i vari punti di civiltà e fate attenzione ai tratti isolati, in modo da assicurarvi di affrontarli ben riforniti di cibo e soprattutto acqua. Un consiglio è di stamparla su carta per averla sempre dietro durante il trail.
D: Serve molto allenamento per completare il GEA Bike Trail?
R: Serve allenamento ed esperienza, ma non è affatto necessario essere dei pro, è sufficiente essere abituati a passare molte ore in sella, e soprattutto essere lucidi e razionali, sapendo gestire le forze, i rifornimenti, l'attrezzatura, rischiando il meno possibile.
D: Quanti giorni servono per finire il GEA bike Trail?
R: Al momento i più veloci hanno impiegato 4 giorni pedalando diurno, la media è di circa 5 giorni. Statisticamente chi ha viaggiato in autonomia con tenda è stato più veloce di chi ha dormito in struttura, per via della libertà di poter pedalare un numero maggiore di ore al giorno senza preoccuparsi del pernotto.
R: Chiunque ami la natura e abbia maturato grande esperienza in mountain-bike, sia autonomo nella manutenzione del mezzo, abbia esperienza di viaggi in zone poco antropizzate e in montagna, abbia un eccellente condizione fisica e conoscenze adeguate di cartografia, orientamento, gestione di un dispositivo gps e abbia voglia di mettersi alla prova con un'avventura vera in mezzo alla natura dotato di buon senso e prudente consapevolezza.
D: Chi non dovrebbe fare il GEA Bike trail?
R: Chi va solo in bici da strada, chi va in mtb da pochi anni o chi non frequenta abitualmente la montagna, o chi va in mtb solo su sentieri preparati, chi non ha capacità di adattamento e problem solving, chi non sa leggere una mappa e gestire un dispositivo gps, chi non ha mai fatto viaggi in bici, chi non sa accamparsi da solo al buio o sotto la pioggia, chi non conosce la differenza tra coraggio ed incoscenza.
D: Quale bici è meglio usare?
R: Questa è in assoluto la domanda più spesso fatta, ma non ha una risposta precisa, o meglio, si può rispondere escludendo tutte le bici troppo stradali, come le gravel bike, e quelle troppo orientate alla discesa, come mtb enduro poco pedalabili o freeride. Tutto quello che sta nel mezzo tra questi estremi va bene.
La bici ideale non esiste, per un percorso così ricco di salite e discese servirebbe una leggera cross country mtb in salita e una trail bike in discesa, sta a voi scegliere cosa privilegiare, se la leggerezza in salita o il comfort in discesa.
D: Ci sono tratti non pedalabili?
R: Sì, per quanto ridotti al minimo, circa 5% del percorso, ma per eliminarli si sarebbero dovuti eliminare i tratti più belli e suggestivi del percorso che caratterizzano il GEA Bike Trail.
D: Cos'è utile portarsi?
R: Sono essenziali 2 borracce, uno spray anti insetti ed una crema solare. Da regolamento è obbligatorio il sacco a pelo, per motivi di sicurezza. Per il resto, meno materiale portate, meglio è.
D: Scarpe?
R: Questa è una cosa che non chiede nessuno, ma è importantissima, servono scarpe "camminabili" non usate scarpe da xc con suole dure né se usate i pedali flat scarpe da enduro con la suola liscia, servono scarpe con cui si possa camminare sui sentieri nei tratti di portage, che se pur brevi, sono ovviamente impegnativi e avere scarpe inadatte potrebbe pregiudicare il proseguo del percorso. Vanno bene scarpe da touring con spd o da trekking.
D: Perché è vietato viaggiare di notte?
R: Viaggiare di notte è vietato per motivi di sicurezza legati al percorso montano attraversato.
Viaggiare di notte su questo percorso non è possibile senza esporsi a gravi rischi.
La montagna esige rispetto. E poi fidati di chi lo ha fatto, nessuno dei biker che si è cimentato nel GEA, ha mai pensato di viaggiare di notte.
D: Dove bivaccare/campeggiare?
R: Apparte le strutture ricettive che vi aspettano a braccia aperte, se per necessità o scelta vi trovate a fermarvi all'aperto, serve sapere un po' di cose.
Apparte l'ovvio richiamo al rispetto assoluto dei luoghi, serve intanto sapere che la legge italiana, come spesso succede non è univoca dappertutto.
Intanto a livello di normativa nazionale esiste una differenza tra campeggio e bivacco. Per campeggio si intende il montaggio di strutture tendate, mantenute stabili oltre le 48 ore o comunque nelle ore diurne.
Sotto tale termine di 48 ore si tratta di bivacco.
Ogni regione, provincia e comune può fare propri regolamenti in materia, in più ci sono le norme speciali dei Parchi.
In generale il campeggio nei parchi è sempre vietato, mentre il bivacco con tenda è consentito in alcuni (Parco Nazionale Appennino Tosco-Emiliano) ma non in altri (Parco Nazionale Foreste Casentinesi) dove non si fa distinzione temporale, cioè non si distingue tra campeggio e bivacco, vietando la sosta con tenda anche sotto le 48 ore. Per approfondimenti si legga il regolamento dei singoli parchi.
E' in generale permesso nei parchi il bivacco negli appositi ricoveri o senza tenda, quindi con sacco e bivy bag.
Al di fuori dei parchi, il bivacco, ovvero la sosta con tenda sotto le 48 ore è permesso.
Di seguito riporto i link di alcune delle normative dei parchi attraversati.
Parco Nazionale Foreste Casentinesi: www.parcoforestecasentinesi.it
http://www.parcoforestecasentinesi.it/sites/default/files/images/cartella_allegati_normative/normative_8/it_Regolamento%20campeggio.pdf
Parco Nazionale Appennino Tosco-Emiliano: www.parcoappennino.it
http://www.parcoappennino.it/pagina.php?id=91
D: A che serve la traccia con i punti d'interesse?
R: E' uno strumento fondamentale per la programmazione dell'avventura, non la sottovalutate, ma studiatela, individuate i possibili punti tappa in relazione ai km e dislivello giornaliero che credete di poter coprire. Studiate le distanze tra i vari punti di civiltà e fate attenzione ai tratti isolati, in modo da assicurarvi di affrontarli ben riforniti di cibo e soprattutto acqua. Un consiglio è di stamparla su carta per averla sempre dietro durante il trail.
D: Serve molto allenamento per completare il GEA Bike Trail?
R: Serve allenamento ed esperienza, ma non è affatto necessario essere dei pro, è sufficiente essere abituati a passare molte ore in sella, e soprattutto essere lucidi e razionali, sapendo gestire le forze, i rifornimenti, l'attrezzatura, rischiando il meno possibile.
D: Quanti giorni servono per finire il GEA bike Trail?
R: Al momento i più veloci hanno impiegato 4 giorni pedalando diurno, la media è di circa 5 giorni. Statisticamente chi ha viaggiato in autonomia con tenda è stato più veloce di chi ha dormito in struttura, per via della libertà di poter pedalare un numero maggiore di ore al giorno senza preoccuparsi del pernotto.